Allarme auto elettriche in Europa: la notizia arriva dalla Cina, tutti preoccupati

La potenza cinese non si ferma, ecco l’obiettivo per i prossimi anni: Europa in allerta.

Il mercato delle auto elettriche sta diventando sempre più un tema di fondamentale importanza per la politica europea, in contrasto con quella cinese. Le vendite in crescita attirano chiaramente l’attenzione dei governi di tutto il Mondo, che vogliono diventare protagonisti per potersi garantire una fetta della torta.

La Cina preoccupa
La Cina mette nel mirino le miniere di rame: l’obiettivo – electricmobility.it

I benefici delle auto elettriche sono stati chiariti varie volte. Sebbene alcuni paesi, compresa l’Italia, non siamo ancora del tutto pronti ad accogliere una completa conversione a causa della carenza di infrastrutture, e sebbene i problemi legati all’autonomia e ai costi di manutenzione siano ancora alti, c’è un aspetto che fa passare tutto questo in secondo piano. Si tratta della sostenibilità, tema centrale a tutte le politiche mondiali, che vedono sempre più nelle auto elettriche una delle principali vie per abbattere i consumi di combustibili fossili.

l’Europa, tuttavia, si trova in una posizione di “conflitto” con la Cina, che rappresenta forse il più grande impero per del che riguarda la produzione dei veicoli elettrici.

Auto elettriche, corsa al rame: lo scenario

La Cina ha le idee ben chiare in merito a quali materiali strano per produrre veicoli elettrici. Uno di questi è il rame. La Cina possiede già il 45% del rame raffinato nel Mondo, a il progetto del Dragone è di raggiungere una piena autosufficienza. Il progetto prevede la costruzione di nuove fonderie che consentano la lavorazione autonoma del rame. per questo motivo la Cina avrebbe messo nel mirino le miniere dell’America Latina.

Auto elettriche
Ecco cosa potrebbe fare l’Europa per contrastare la potenza cinese (ansafoto.it) electricmobility.it

Secondo uno studio riportato da BloombergNef, nel 2027 ci sarà un enorme deficit dell’offerta di rame con un conseguente aumento esponenziale dei prezzi, che al momento si aggirano intorno ai  8.659 dollari per tonnellata. La Cina, quindi, sta cercando di muoversi in anticipo.

Cosa può fare l’Europa in merito? Secondo gli studi il Vecchio Continente potrebbe approfittare del riciclo, considerato un’ottima alternativa all’acquisto del rame. Presente già nelle turbine eoliche oltre che nelle auto elettriche, il rame è un metallo che può essere riciclato al 100%, e infatti l’ìEuropa ne ricicla già il 45% circa. aumentando queste stime si potrebbe raggiungere numeri tali da sopperire al deficit previsto nel 2027.

Occhio, però, perchè la Cina vuole conquistare tutto il mercato globale muovendosi in anticipo grazie ai fondi e alle competenze ingegneristiche che possiedono.

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