Le batterie elettriche sono sempre un argomento di grande discussione. I problemi di sicurezza esistono, ma un nuova tecnologia sta risolvendo il più grave
Le batterie sono sicuramente un enorme punto interrogativo nonché grande argomento di discussione del futuro prossimo. I temi che le riguardano sono vari e differenti.
![auto elettrica rivoluzione batterie](https://www.electricmobility.it/wp-content/uploads/2023/11/Elettrico-201123-electricmobility.it_.jpg)
Dall’autonomia alla ricarica fino alla resistenza e durabilità delle stesse batterie. Ultimo, ma non ultimo per importanza, concetto di rilevanza assoluta è quello legato alla sicurezza. Una grande importanza per le automobili elettriche del domani ce l’avrà anche e soprattutto la questione legata a ciò.
Ancora oggi, pur avendo fatto passi da gigante in pochi anni in tal senso, la sicurezza dei conducenti e delle stesse vetture è tutt’altro che risolta in maniera netta e definitiva.
Forse, però, qualcosa sta per cambiare in maniera importante. L’ultima novità del settore può fare la differenza in maniera accurata e assoluta. Scopriamo di cosa stiamo parlando e perché sarebbe così importante per l’intero mercato.
Batterie elettriche, che novità: di cosa si tratta
Una partnership di rilievo per rivoluzionare un intero settore. Parliamo di ciò che ha annunciato LG Chem insieme a LX Hausys, ovvero lo sviluppo di un materiale in grado di ritardare l’instabilità termica nelle batterie. E’ un composto progettato e messo a punto per essere utilizzato in un’automobile elettrica. Sarebbe in grado di resistere a forti fiamme e ad una pressione elevata per un arco temporale 14 volte superiore rispetto ai materiali esistenti.
![auto elettrica rivoluzione batterie](https://www.electricmobility.it/wp-content/uploads/2023/11/Auto-elettrica-201123-electricmobility.it_.jpg)
L’elemento chiave che garantisce tali proprietà al materiale sarebbe l’adozione di una innovativa formula chimica ricavata dalla miscelazione di diversi composti (ossido di polifenilene e resina poliammidica su tutti). Questa realizzazione ha richiesto una ricerca di ben 10 anni con l’unico – ma importantissimo – obiettivo di contrastare guasti e possibili incendi. Ricordiamo infatti che, se una vettura a zero impatto ambientale prende fuoco, può rimanere infiammata per tantissimo tempo, addirittura giorni.
E anche dopo che è stata spenta – se è possibile farlo – il rischio di incendio rimane alto almeno fino alle 48 ore successive. Si tratta quindi di una problematica evidente e importante, decisamente non da ignorare. Ecco perché questa ricerca, che evidentemente sta già dando i suoi frutti, è così rilevante.
Aumentare la sicurezza per le vetture che sono state designate come quelle del futuro è un obiettivo molto ambizioso e allo stesso tempo di cruciale utilità. Di fattori ancora da migliorare all’interno della tecnologia elettrica ce ne sono molti, ma la sicurezza deve essere sempre al primo posto. Specialmente a bordo di una vettura.