Elettriche, la vera autonomia: prova shock, se non la fai non lo scoprirai mai

Incredibili rilevazioni effettuate sul campo mettono in crisi i dati ufficiali delle case madri, con certe auto che sorprendono davvero

In un’epoca in cui l’industria automobilistica abbraccia sempre più la rivoluzione elettrica, emerge un aspetto critico che getta ombre sulla trasparenza dei dati forniti dalle case automobilistiche. Le case produttrici sono chiamate a rispondere a queste preoccupazioni, non solo per preservare la fiducia dei consumatori, ma anche per garantire una rappresentazione accurata delle capacità e delle prestazioni dei veicoli elettrici sul mercato in continua espansione. Mentre l’industria si orienta sempre più verso la mobilità sostenibile, la trasparenza e l’affidabilità dei dati sull’autonomia diventano elementi cruciali per il successo e l’accettazione su larga scala dei veicoli elettrici.

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Analisi sulla reale autonomia delle vetture elettriche (canva.com) – electricmobility.com

Le case produttrici, in molti casi, pubblicizzano cifre sull’autonomia che possono differire notevolmente dall’esperienza pratica dei guidatori. Sebbene i test ufficiali siano condotti in condizioni controllate e seguano procedure standardizzate, l’uso reale delle auto, con variabili come temperatura, stile di guida e condizioni stradali, può influenzare drasticamente le performance e l’effettiva autonomia del veicolo. I consumatori, sempre più attenti e esigenti in merito alla trasparenza e all’affidabilità delle informazioni, si trovano ora ad affrontare una disparità tra le promesse pubblicizzate e la realtà dei fatti. Questa discrepanza solleva interrogativi significativi sulla necessità di standard più rigorosi e trasparenti per la valutazione e la comunicazione dell’autonomia delle auto elettriche.

Le reali percorrenze delle auto elettriche

Un’indagine approfondita condotta dalla rivista Consumer Reports ha rivelato qualche divario tra i dati dichiarati dalle case madri riguardo all’autonomia dei veicoli elettrici e i risultati reali ottenuti in condizioni di utilizzo quotidiano. Questo divario ha generato crescente scetticismo tra i consumatori, minando la fiducia nei confronti delle informazioni fornite dalle aziende automobilistiche. L’analisi riguarda 22 vetture full electric, tutte esaminate a pari condizioni e tutte spinte fino all’ultimo Watt di potenza, con la batteria all’origine portata al 100% della loro carica.

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Alcuni esempi di percorrenze reali di vetture elettriche (canva.com) – electricmobility.it

Paragonando il dato riscontrato sul campo, con velocità costante di circa 112 Km/h e il valore dichiarato dal ciclo EPA statunitense, non sono certo mancate delle sorprese, sia in negativo sia in positivo. Il dato più eclatante è quello fatto registrare dal pick-up Ford F-150 Lightning Extended Range, il quale ha terminato la sua carica ben 80 Km prima del dato dichiarato pari a 515 Km. Altro dato deludente è quello della Tesla Model S Long Range, che si è dovuta fermare 62 Km prima dei 651 Km dichiarati.

Non sono mancate anche note positive che hanno visto percorrenze reali addirittura superiori a quelle dichiarate dal ciclo di omologazione EPA. Un esempio è la Mercedes-Benz EQE 350, la quale ha percorso ben 115 Km oltre i 534 Km dichiarati. Oppure la BMW iX M50 che si è spinta oltre i dichiarati i 521 Km per ben 75 chilometri.

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