Alla fine arriva l’ammissione, a quanto pare quello che tutti ipotizzavamo era la verità!
Un periodo buio quello vissuto negli ultimi mesi da Tesla che senza dubbio ha compiuto qualche passo falso di troppo, pagato adesso a caro prezzo.
Nelle ultime settimane la notizia del calo degli utili del colosso americano è rimbalzata su tutti i giornali, e ovviamente anche alle orecchie degli investitori che hanno fatto dietrofront con conseguente calo del valore delle azioni. I problemi poi si sono spostati in Europa, con 7 stabilimenti svedesi in sciopero per via della decisione di Musk di non siglare alcun accordo sindacale e con la Danimarca che minaccia di bloccare i porti per gli stessi motivi, complicando l’arrivo delle auto in Europa. Un marasma che forse ha un colpevole, ed a quanto pare sarebbe lo stesso Elon Musk che era già stato avvertito dal suo CEO.
Gli investimenti sul Cybertruck hanno tolto utili all’azienda, l’ammissione è arrivata proprio dall’imprenditore!
La bufera non sembra placarsi e anche l’ottimismo di Elon Musk, forse, sta venendo meno in questo momento in cui sembra chiaro a tutti che l’All In fatto per sviluppare il Cybertruck sia stato la mossa scatenante del disastro attuale.
Di certo il potentissimo pick up elettrico di Tesla ha conquistato la gente ed i numeri delle vendite lo confermano, gli utili dell’azienda però non ne hanno trovato giovamento, così come rivelato già mesi fa. A dare l’allarme su un possibile epilogo era stato già anche il CEO di Tesla, asserendo come forse i troppi investimenti sul Cybertruck avessero tolto ad altri modelli, considerati più remunerativi.
Elon Musk non sembrava essere in accordo e dopo la pubblicazione dell’ultimo bilancio aveva ribadito di voler puntare ancor più forte sul Pick Up, aumentando la produzione e portandola a 200.000 pezzi all’anno. Adesso per la situazione è diversa e proprio il capo di Tesla lo avrebbe ammesso con un’iconica affermazione.
“Con il Cybertruck ci siamo scavati la fossa da soli“, queste le parole di Musk, ed il motivo? Ebbene sembrerebbe che sostenere la produzione del pick up e renderlo profittevole sia più arduo del previsto, questo per via del tipo di acciaio inossidabile utilizzato per la vettura. Senza dubbio questa vettura è straordinaria e tutti non vedono l’ora che arrivino le prime consegne dopo 2 anni di ritardo sulla tabella di marcia, ma proprio l’unicità del mezzo potrebbe essere il suo tallone d’Achille, in quanto vendere tale prodotto al prezzo che le persone possano permettersi non sarà una sfida facile.
