Niente più incentivi per auto elettriche: la notizia lascia tutti increduli, i dettagli

Un fantasma grava sul destino dell’auto elettrica: quello degli incentivi. In un mercato dipendente dall’aiuto governativo per mantenere prezzi “possibili”, lo spettro del blocco è drammatico. E purtroppo si sta materializzando proprio adesso.

Si può sicuramente discutere sul fatto che mantenere mercati “drogati” dagli incentivi di stato sia una buona cosa. Da molto tempo il mercato dell’automobile è un mercato assistito, i governi ritengono necessario difendere l’industria dell’auto e nel contempo renderla più ecologicamente compatibile.

Incentivi finiti
Incentivi, l’Europa cambia strada – electricmobility.it

Il risultati sono pesanti iniezioni di denaro sul mercato, per agevolare gli acquisti di vetture nuove.

Verso la fine dei sussidi elettrici

La transizione elettrica, che molti considerano necessaria e inevitabile, è in questo quadro una decisione prettamente politica. È ben noto che le condizioni di mercato non esistono: una vettura elettrica, per la sua tecnologia e per i volumi di produzione ancora ridotti, non è in grado di competere con una vettura equivalente a combustione. Da qui la decisione di varare ampie campagne di sussidio, con lo scopo di rompere il cerchio, creare volumi più elevati, abbassare il costo industriale, permettere finalmente all’elettrico di decollare, dopo la inevitabile fase di transizione “assistita”. 

Sono finiti gli incentivi elettrici
Gli incentivi elettrici stanno finendo – electricmobility.it

Tutto bene? Non proprio, perché i sussidi sono molto gravosi sui bilanci nazionali e soprattutto perché non tutti i grandi produttori di auto, Volkswagen in primis, ne hanno ricevuto i benefici sperati. L’elettrico non decolla, gli impianti si chiudono, e proprio a partire dalla Germania, tutta la politica del “decollo con aiuti” sta cominciando a cadere sotto una pesante cortina di critica e di opposizioni, più o meno silenziosa. I produttori, e in parte l’opinione pubblica, chiedono strade nuove, l’invasione dell’estremo oriente fa paura e in molte forme diverse si comincia a dire “basta” alla soluzione che ha permesso lo sviluppo del mercato elettrico. Una scelta sicuramente miope, ma che proprio in Germania, uno dei paesi che aveva creato il più ricco sistema di sussidi, sta prendendo piede

Il fondo di 10.200 euro per l’acquisto di una sistema solare con stazione di ricarica, anello essenziale della transizione elettrica, ha ricevuto 33.000 domande ed esaurito le sue risorse in 24 ore. Non si sa se verrà rinnovato. Paradossalmente rischia di morire per eccesso di successo. 

Al momento la decisione annunciata dal governo è che la seconda tranche di 200 milioni di euro del fondo non sarà disponibile prima dell’anno prossimo. Nel frattempo, la grande distribuzione sostiene l’acquisto di benzina, vendendola a prezzo di costo, come nel caso di Carrefour. La coperta degli aiuti all’auto è corta, e forse stavolta sarà proprio l’auto elettrica a rimanere con i piedi al freddo.

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