Stellantis sfida la Cina: le auto saranno più economiche, cosa ha portato alla svolta

Il Gruppo Stellantis vuole migliorare la propria gamma elettrica e ora la sfida alla Cina è lanciata grazie a una novità straordinaria.

Da diversi anni a questa parte le più grandi aziende del mondo stanno cercando di perfezionare la loro gamma elettrica. L’intento è quello di venire incontro alle esigenze dei clienti che chiedono grandi prestazioni, ma allo stesso tempo si deve pensare anche all’ambiente.

La sfida di Stellantis alla Cina
Stellantis sfida la Cina (ElectricMobility)

Non vi è dubbio alcuno sul fatto che al momento la Cina sia la nazione dominante per quanto riguarda questo mercato. La nazione asiatica infatti presenta al proprio interno una quantità incredibile di materie prime per la produzione di batterie al litio.

In questo modo c’è la possibilità di mantenere i prezzi molto più bassi rispetto all’Europa e agli Stati Uniti. Va detto però che l’UE sta cercando di vederci maggiormente chiaro, con alcune indagini che sono partite da Bruxelles per chiarire la diatriba legata ai possibili finanziamenti da parte dello Stato cinese.

Intanto però anche le grandi aziende europee devono in qualche modo avvicinarsi quanto più possibile alla Cina e una delle grandi speranze è indubbiamente lagata a una delle grandi potenze come Stellantis. Il Gruppo italo-francese è uno di quelli che sta puntando maggiormente sulla novità elettrica, in modo tale da poter accontentare i propri clienti con auto prestazionali ed ecologiche.

Tra le principali problematiche vi è spesso un’autonomia non in grado di soddisfare la gente che acquista queste auto. Per questo motivo Stellantis sta pensando a un grande cambiamento e ora la sfida alla Cina è lanciata definitivamente.

Batterie LFP per Panda e C3: le novità da Stellantis

La Cina è avanti per quanto riguarda la produzione di auto elettriche e uno degli aspetti da tenere in considerazione era il fatto che le aziende di questa nazione davano spesso vita ad auto con un’autonomia mediamente minori rispetto a quelle del Vecchio Continente, ma il prezzo era estremamente più competitivo.

Cambio per la C3
Citroen C3 (Citroen Press Media – ElectricMobility)

Per questo motivo ora anche Stellantis ha deciso di tentare la strada portata avanti dalla Cina e i test partiranno con la FIAT Panda e la Citroen C3. Queste vetture infatti monteranno al loro interno delle batterie LFP, ovvero litio-ferro-fosfato.

Si trattano di batterie che costano molto di meno rispetto a quelle che classiche che vengono utilizzate al momento in Europa, ovvero le NMC, litio-nichel-manganese-cobalto. Le LFP puntano sul fatto che, pur costando di meno, sono decisamente più resistenti rispetto alla concorrenza.

Le statistiche parlano di una perdita di prestazione dopo i 200.000 km addirittura al di sotto del 10%. L’unico problema di queste auto è che non danno modo di poter migliorare il problema dell’autonomia, anzi la loro densità energetica risulta essere decisamente minore.

A parità di volume e di peso infatti le batterie NMC garantiscono maggiori prestazioni. Per questo motivo però Stellantis ha deciso che saranno Panda e C3 le auto che monteranno la batteria LFP. Si trattano di auto cittadine, che spesso devono compiere pochi chilometri e che non toccano alte velocità. Mantenere un costo competitivo per queste utilitarie è la base dalla quale partire per Stellantis.

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