Automobili elettriche in Italia, ecco perché le cose non vanno come si deve

Le auto elettriche rappresentano indubbiamente il futuro della mobilità, ma in Italia le cose non vanno come sperato.

In tutto il mondo si sta cercando sempre di più di venire incontro alle esigenze dell’ambiente, limitando quanto più possibile l’inquinamento. Le grandi case automobilistiche devono dare il loro contributo e indubbiamente lo stanno facendo con dei modelli di altissimo livello.

Auto elettriche, il flop in Italia
Auto elettriche (ElectricMobility)

Sono molte ormai le automobili a impatto zero che presentano delle prestazioni di primo piano e questo dovrebbe renderle molto popolari. In Germania per esempio sono durati pochissimi gli incentivi per poter far sì che buona parte della popolazione mettesse le mani su queste auto.

In Italia invece, nonostante un Ecobonus che dia modo di risparmiare fino a 5000 Euro, sembra che non ci sia intenzione di dare fiducia a queste auto. Non si tratta solo di una preoccupazione che giunge dai nostri confini, ma ormai è chiaro anche all’estero come il Belpaese sia decisamente indietro nella vendita di auto elettriche.

Questo non è di certo colpa delle aziende, anzi in Italia la FIAT e la Maserati rappresentano in assoluto due tra le realtà che stanno promuovendo maggiormente queste vetture. Purtroppo però gli italiani non ne sembrano convinti, quasi volonterosi nel rimanere ancorati a un passato sicuro, ma quali possono essere le motivazioni?

Auto elettriche e 2035 a rischio: l’Italia è indietro rispetto all’Europa

A quanto pare, come riporta brillantemente tehlocal.it, non sembra essere così scaldata la politica italiana nella propria volontà di sponsorizzare sempre di più la vendita di auto elettriche. Non si tratta di una battaglia, ma più che altro di un modo per poter far sì che le aziende possano ancora avere delle scelte.

La politica italiana e le auto elettriche
Matteo Salvini (Ansa – ElectricMobility)

Questo per esempio lo ha spiegato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, con l’esponente di Forza Italia che ha spiegato come l’Italia stia pensando a una proposta per limitare al 90% la produzione di auto elettriche in futuro, lasciando un 10% di margine. Ancora più duro invece ai microfoni di Radio Rai, è stato il discorso di Adolfo Urso, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Dal suo punto di vista infatti non ci sono ancora le basi per poter attuare pienamente questa transizione, con l’Italia che è indietro rispetto al resto d’Europa. Urso dunque mette in evidenza come ci siano delle mancanze da parte del Belpaese che ora dovrà accelerare per tornare al passo con i tempi, ma attacca anche l’UE.

Per lui infatti i tempi stabiliti per il totale passaggio all’elettrico nel 2035 non sono realistici non solo per l’Italia, ma più in generale per l’Europa. Anche il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha definito come “pazzo” il divieto che avverrà nel 2035. Dunque in generale la politica italiana sembra abbastanza compatto, almeno la maggioranza, nell’affermare che l’elettrico da solo non è attuabile in così poco tempo.

Un messaggio di sfiducia e di poca convinzione da parte del Governo non aiuta di certo il popolo a fidarsi di queste auto. L’elettrico è però un’innovazione che ormai è sempre più sviluppata e merita di essere incentivato il suo acquisto.

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