Dramma auto elettriche in Italia, la notizia è allarmante: ora è ufficiale

Il mercato dell’elettrico è allarmato, quello che sta succedendo in questo momento non può passare inosservato

Il futuro della mobilità è tutto elettrico, questo ormai sembriamo averlo compreso benissimo guardando ai nuovi modelli in uscita ed alle direttive europee che sono improntate ad imporre un fermo tassativo alla produzione di veicoli a motore diesel e benzina entro il 2030.

Dramma auto elettrica italia
Grossi problemi in Italia per l’auto elettrica – electricmobility.it

Manca dunque un lustro o poco più prima che l’Europa sia totalmente green, almeno per quel che riguarda la circolazione in strada, esiste però un fattore che preoccupa parecchi, soprattutto in Italia, un fattore che potrebbe lasciare la nostra penisola molto indietro nella scelta di sposare l’elettrico e che sta generando diverse riflessioni. Nonostante grandi marchi italiani abbiano infatti già annunciato l’inizio della produzione di modelli elettrici sul nostro territorio, alcuni anche a prezzi di mercato davvero accessibili, gli italiani sembrano ancora titubare nell’affacciarsi a questo mercato.

Italia tra le ultime della classe, solo il 3,9% delle nuove immatricolazioni riguarda veicoli elettrici, Produttori preoccupati!

Non potevano essere più eloquenti di così i dati venuti fuori da un’indagine sulle immatricolazione avvenute nell’anno 2023. A quanto pare, infatti, l’Italia è tra le nazioni ad aver immatricolato meno veicoli elettrici in assoluto, a testimonianza di cosa?

Dramma auto elettriche in Italia
caricare l’ auto elettrica (Electricmobility.it)

Continuano a non ingranare nel nostro paese le auto elettriche, ma è difficile pensare che sia solo la sfiducia a non spingere gli italiani verso questa soluzione. Sfruttando l’ultimo Superbonus 110%, infatti, sono stati milioni coloro che hanno provveduto ad istallare anche una colonnina di ricarica, a testimonianza di come un futuro green è opzionato dal popolo italiano, ma al momento i dati sugli acquisti di modelli elettrici suggeriscono l’esatto contrario.

Con solo il 4,9% di vetture elettriche immatricolate nel 2023, è evidente la sfiducia o l’impossibilità evidente per molte famiglie di sposare questa tecnologia forse ancora troppo cara. Le “Big” dell’Unione europea hanno infatti risposto in maniera molto differente, con la Germania che ha immatricolato veicoli elettrici per il 18% e la Francia che ha raggiunto il 15,9 %. A portare in alto la bandiera dell’elettrico è stata però la Norvegia, che ha raggiunto l’inatteso traguardo dell’83% di veicoli elettrici immatricolati nel 2023 seguita dall’Islanda che nel totale delle nuove immatricolazioni ha portato un ottimo 42,1% di modelli elettrici.

È inevitabile rapportare l’incremento della scelta dell’elettrico alla diversa vivibilità dei paesi europei, sottolineando come in quelli in cui la qualità della vita è migliore anche la scelta dell’elettrico è maggiore. Qual è dunque la strada per uscire da questa situazione? L’unico faro nel buio potrebbe essere rappresentato dagli incentivi, un piano nuovo che renda i vantaggi offerti realmente fruibili è ciò che le associazioni suggeriscono e, forse, quello che anche gli italiani aspettano.

Entrare nel mercato dell’elettrico è un obbligo, non solo per via delle imposizioni dell’Europa ma anche un obbligo morale nei confronti del nostro pianeta. Per un futuro green dovremo fare la nostra parte, e siamo tutti convinti che l’Italia la farà, ciò che manca è solo la spinta giusta per far sì che l’accesso a questa categoria di veicoli sia effettivamente aperto a tutte le tasche.

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