“Saranno spazzati via”: tremano i costruttori europei, analisi agghiacciante

Nel mondo delle auto elettriche c’è una continua bagarre, ed ora arriva una brutta notizia per quelli che sono i marchi europei.

Le auto elettriche sono vetture che fanno discutere, dal momento che ci sono molte contraddizioni su di loro. Infatti, uno dei motivi per cui le vendite zoppicano sono gli altissimi prezzi d’acquisto, e basta pensare che, in Italia, tanto per fare un esempio a noi prossimo, sono introvabili a meno di 20.000 euro. La Dacia Spring ne costa infatti 21.400 euro, ovviamente escludendo gli incentivi statali.

Cina domina la scena
Cina scenario clamoroso – Electricmobility.it

Dopo una piccola crescita di vendite di qualche mese fa, le auto elettriche si sono nuovamente fermate, con la Tesla che sta uscendo con le ossa rotte dal terzo trimestre del 2023, ma anche gli altri non sorridono. Infatti, la Volkswagen sta facendo segnare gravi perdite dal settore ad emissioni zero, così come altri marchi.

Chi invece se la ride è la Cina, che sta letteralmente spopolando a livello di auto elettriche. Nelle prossime righe, proveremo a farvi capire il motivo di questo vero e proprio dominio, con i prezzi dei marchi europei che sono oggettivamente troppo alti. Urge intervenire presto, altrimenti il destino del nostro settore automotive sarà segnato da una pesante sconfitta con il paese del Dragone.

Auto elettriche, lo scenario è davvero pazzesco

Uno dei motivi di maggior preoccupazione dell’Europa è rappresentato da quelle che sono le auto elettriche cinesi. Infatti, come ben sappiamo, esse vengono vendute a prezzi che mettono in netta difficoltà i marchi del Vecchio Continente, con le polemiche che infuriano ogni mese sulla questione.

BYD che successo
BYD risultati clamorosi (BYD) – Electricmobility.it

L’Unione Europea ha anche avviato un’indagine anti-dumping, utile, in sostanza, per capire quanto sia forte l’impatto dei sussidi statali sugli sconti ai prezzi. Infatti, le vetture dei marchi cinesi, stanno ottenendo un enorme successo grazie a dei costi d’acquisto molto vantaggiosi, soprattutto per ciò che riguarda la categoria delle piccole e dei SUV compatti.

I modelli europei, infatti, hanno dei prezzi troppo esagerati, come detto prima facendovi l’esempio della Dacia Spring, che di certo non vale quel prezzo sopra riportato. Per quello che riguarda altri marchi vicini a noi, possiamo portarvi l’esempio della Fiat, che lo scorso 4 di luglio ha svelato la 600e, il nuovo SUV di Segmento B, che ha anche una variante ibrida a benzina.

Pensate che la versione ad emissioni zero costa tra i 35.000 ed i 40.000 euro, una cifra a dir poco folle, e secondo ciò che si vocifera, questa vettura è stata al momento un flop sul fronte delle vendite. I modelli cinesi, invece, sono in continua ascesa, e se l’indagine della UE non dovesse portare risultati, la situazione si complicherebbe e non poco.

Secondo quelle che sono le stime, i prezzi delle EV dovrebbero presto abbassarsi, ma per incentivare la popolazione ad acquistare quelle europee c’è bisogno di un duro lavoro. Infatti, sono pochi coloro che possono permettersi spese di questo tipo, ed ora il tempo sta passando, con il 2035 che è sempre più vicino. La possibilità di vedere un dominio cinese in terra europea è sempre più elevata.

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