Scooter elettrico, dal Giappone arriva la rivoluzione definitiva: costeranno tutti la metà

Il Giappone è da sempre una terra che ha guardato con attenzione al rinnovamento elettrico e ora giungono grandi novità.

In questi anni l’intento delle principali case motoristiche è quello di venire incontro quanto più possibile alle esigenze dell’ambiente. Questo aspetto è stato fin da subito di primaria importanza per le società giapponesi che da questo punto di vista si sono sempre mostrate all’avanguardia e pronte al miglioramento.

Honda motorino elettrico scooter produzione
Rivoluzione degli scooter elettrici in Giappone (Canva – electricmobility.it)

Tra le aziende che hanno sempre cercato di accontentare il bacino più ampio possibile di clientela vi è la Honda. Il colosso nipponico ha dimostrato infatti di poter dare vita a una serie di automobili e di moto dal livello prestazionale eccelso, imponendosi anche nel mondo dei motori.

Non sarà di certo ricordato come un anno trionfale il 2023, con la casa nipponica che non è riuscita a ottenere risultati di livello in nessuna delle principali categorie. Questo però non deve in alcun modo spaventare la Honda, una casa che ha sempre dimostrato di potersi rialzare dalle difficoltà.

Per questo motivo è giunto il momento di imporsi sempre di più sul mercato, puntando su una mobilità che possa essere pratica, comoda e allo stesso tempo il meno inquinante possibile. Gli scooter sono da tempo il fiore all’occhiello della casa giapponese, con la SH 125 che è il modello più richiesto in Italia, ma ora giungono grandi novità anche per quanto riguarda la mobilità elettrica.

Honda rivoluziona la gamma: 30 modelli elettrici in arrivo

Il fatto che gli scooter siano dei mezzi di trasporto prettamente utilizzati in città, fa sì che le più importanti aziende a due ruote debbano fare di tutto per poter creare quanti più modelli possibili elettrici. In queste situazioni non è di certo determinante infatti dare vita a delle moto con un’autonomia infinita e anche la ricarica può avvenire con i tempi più comodi per le batterie elettriche.

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Honda EM1 (Honda Press Media – electricmobility.it)

Ecco come mai la Honda, la casa che dunque si sta maggiormente imponendo sul mercato degli scooter, ha capito che per poter continuare a mantenere questa supremazia, ha bisogno di continuare a produrre due ruote a impatto zero. Lo ha annunciato la casa giapponese, con l’intento entro il 2030 che sarà di aver immesso sul mercato almeno altri 30 scooter a impatto zero.

Al momento la batteria che sembra essere la prediletta dal colosso nipponica è la LFP, ovvero la Litio-Ferro-Fosfato. Ciò che però è tra gli obiettivi primari della Honda è quello di diversificare quanto più possibile la gamma in modo tale da poter venire incontro a tutti i clienti, sia per le caratteristiche degli scooter che per il loro prezzo.

La produzione si baserà sulla connettività Honda RoadSync, con questa che ormai è una realtà ben consolidata e prodotta dalla Honda già dal 2020. I costi si dovranno comunque ridurre nei prossimi anni almeno del 50% rispetto a quelli attuali, senza però dimenticare di innalzare l’autonomia dei motorini. In totale si parla di una Honda pronta a investire un totale di ben 2 miliardi di Euro, cifre che dimostrano come in Giappone la mobilità sostenibile sia un qualcosa di molto serio.

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