Rc Auto, aumenti spropositati: se abiti qui sei rovinato

Aumenti alle stelle per l’RC Auto in alcune zone d’Italia. La situazione è tutt’altro che rosea per le tasche di tanti automobilisti.

Sottoscrivere l’RC Auto, come sanno bene tutti i possessori di veicoli a motore, risulta essere obbligatorio dal Codice della Strada. Questo si verifica innanzitutto per poter garantire una tutela fondamentale nel caso in cui si dovesse essere coinvolti in un incidente, ma anche in merito ad altre situazioni spiacevoli che possono verificarsi.

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Assicurazione, arriva la stangata – Electricmobility.it

Non a caso, sono in diversi ad arricchire la polizza con una serie di clausole aggiuntive, quelle che vengono definite “garanzie accessorie”, che consentono di sentirsi protetti in una maniera in varie occasioni. Basti pensare, ad esempio, a chi inserisce nel contratto la protezione contro gli eventi atmosferici, l’assistenza stradale o il furto e incendio (quando la vettura è nuova o quasi), giusto per fare qualche esempio.

RC Auto: la notizia che non ci voleva

Non sono pochi gli italiani che si trovano in difficoltà e che non riescono a fare progetti per il futuro a causa delle numerose spese che si trovano a dover sostenere. Ad avere un problema non sono solo le persone che devono sostenere una spesa fissa come il mutuo o l’affitto, ma un po’ tutti, a causa degli aumenti che stanno un po’ riguardando tutti i settori.

A questi ora possiamo aggiungerci l’RC Auto, imposta a cui nessuno può sottrarsi, specialmente perché è impensabile per alcuni dover rinunciare alla vettura per i propri spostamenti quotidiani.

Il 2024 da poco iniziato, infatti, porterà con sé un rialzo significativo ai costi delle polizze, che dovrebbe riguardare, secondo le stime, poco più di tre milioni di persone. A novembre 2023 la differenza è stata pari al 7,8% rispetto a un anno fa, arrivando a un prezzo medio di circa 391 euro a livello nazionale per quanto riguarda il premio annuale.

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I maggiori aumenti riguarderanno chi ha avuto un sinistro con colpa – Foto | Canva – Electricmobility.it

Si riscontrano però, come spesso capita, variazioni rilevanti a seconda delle zone. Napoli è la provincia in cui si paga di più, pari a una media di 560 euro, seguita da Prato con 559, Pistoia con 487 euro, Firenze con 474 euro, Massa-Carrara con 472 euro e Lucca con 453 euro. Insomma, a eccezione del capoluogo campano, la Toscana sembra essere la Regione più colpita.

La graduatoria all’opposto parla chiaro: la provincia in cui il premio è più basso è Enna, con 275 euro, seguita da Oristano con 292 euro, Potenza con 297 euro e Pordenone con 310 euro. Si chiude con Aosta (312 euro), Biella (312 euro) e Gorizia (312 euro). È possibile anche avere un’idea delle località in cui c’è stata una modifica maggiore negli ultimi mesi. A Imperia c’è stato un +12%, il valore più alto in tutta Italia, seguita da Terni, Lodi e Vercelli con un +11%, ma con un prezzo finale comunque inferiore alla media nazionale. A Roma e Torino, invece, si è registrato un +10%, ma con un premio superiore ai 400 euro.

Le motivazioni dell’aumento

Non può che essere interessante sapere ora che siamo all’inizio dell’anno quali siano le ragioni che hanno portato all‘ennesimo aumento delle tariffe dell’RC Auto e chi ne sarà maggiormente colpito.

Il problema riguarderà innanzitutto le persone che hanno dichiarato un sinistro con colpa nel 2023, destinate quindi ad avere un peggioramento della propria classe di merito.

Segugio.it, portale di riferimento per chi è alla ricerca di una tariffa conveniente, ha calcolato come sia stabilito l’aumento della polizza. Si è arrivati così a verificare quale sia la differenza tra il premio medio tra sinistrati e non sinistrati, ovvero quale sia la variazione tra chi ha avuto un sinistro con colpa e chi invece non ne ha avuti. A novembre 2023 la variazione è stata pari a 498 euro, complessivamente pari a circa 550 milioni di euro.

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