Notizie in evidenza

Monopattini, emozione tecnologica: design da urlo, sembra che si guidi da solo

Arriva dal Regbo Unito, ed è un concentrato di...

Auto elettrica e consumo pneumatici, un mito da sfatare: i dati parlano chiaro

Davvero guidare un'auto elettrica ti costringe a cambiare un treno di...

Volkswagen scelta shock: hypercar elettriche, cosa sta succedendo

La Volkswagen ha preso una decisione davvero incredibile e...

Come si potrebbe migliorare la ricarica elettrica in autostrada?

Negli ultimi due anni sempre più italiani stanno optando per una nuova automobile elettrica, sostituendo così le vecchie auto con motorizzazioni termiche. Nonostante il numero di auto elettriche immatricolate stia aumentando ogni anno, l’Italia rispetto agli altri paesi europei, e non, “avanza” ancora troppo lentamente, e le auto a benzina e gasolio risultano ancora le vetture preferite degli italiani.

Oltre al suddetto problema, e dunque al numero ancora esiguo di automobili elettriche immatricolate nel nostro paese, numerosi possessori di tali veicoli lamentano la scarsa visibilità delle piattaforme di ricarica “green” rispetto a quelle termiche, che comunemente conosciamo. Non esistono ancora cioè sulle autostrade cartelli segnaletici che sottolineano al guidatore la presenza a 10-20-25 chilometri di aree di ricarica. Di seguito presenteremo dunque alcuni dei problemi che si riscontrano sulle autostrade italiane per chi possiede queste tipo di auto, ed anche alcuni possibili rimedi agli stessi.

Le lamentele dei possessori delle elettriche

Come detto, dunque, non esistono i cartelli a chilometri di distanza dalle aree di ricarica, ma solo quando ci troviamo nei suoi pressi, cosa che invece ovviamente è presente quando si vuole segnalare ai guidatori una pompa di benzina comune. Ma in realtà di difficoltà e problemi gli utenti negli ultimi mesi ne hanno segnalati molti, osserviamone insieme qualcuno di seguito.

I guidatori di auto elettriche si lamentano anche del fatto che non si possa sapere quante colonnine siano libere in quel momento nell’area di ricarica più vicina se non tramite l’applicazione telefonica, un qualcosa di particolarmente scomodo e pericoloso. Sfruttiamo infatti proprio tale tema per ricordare ai lettori l’importanza del non usare mai il cellulare alla guida e di prestare sempre attenzione alla strada.

Fotografia di un tratto di autostrada del nostro paese
Fotografia di un tratto di autostrada del nostro paese-photoGraph-pexels.com

Cosa si potrebbe fare in merito?

Innanzitutto, come possiamo facilmente immaginare, il primo passo è l’implementare ulteriori colonnine di ricarica, in tal senso, Free to X, una azienda che si occupa proprio di servizi per la mobilità elettrica, ha in programma di aumentare da 75 a 100 le proprie stazioni di ricarica sulle reti autostradali entro la fine dell’anno in corso. Purtroppo però quest’ultime non sono equamente distribuite sul territorio della penisola, e la stragrande maggioranza delle colonnine si trovano nel Nord del paese.

Secondo noi, oltre ad una segnalazione più efficienze delle aree di ricarica, inoltre, sarebbe bene dotare le colonnine, a prescindere dalla compagnia che le ha istallate, di coperture, magari fotovoltaiche, che aiutino gli utenti nei momenti di pioggia o di caldo intenso, momenti cioè in cui armeggiare all’aperto con dei fili e della corrente elettrica risulta difficoltoso, fastidioso, ma anche pericoloso. Per fortuna in tal senso molte compagnie sembrano già aver compreso il problema e si sono dette ben disposte ad intervenire.

Auto totalmente elettrica in ricarica
Auto totalmente elettrica in ricarica-Kindel Media-pexels.com

Gli attuali prezzi di una ricarica Enel X in Italia

Ritengo utile inserire questo dettaglio per essere ancora più cristallini sul tema delle aree di ricarica. Enel x è, nel nostro paese, la compagnia che possiede il numero maggiore di colonnine di ricarica, osserviamo dunque i prezzi medi, al momento, di una ricarica elettrica. Analizzando nello specifico il servizio “Pay per Use”, e non considerando gli abbonamenti, notiamo in realtà un rialzo dei prezzi rispetto allo scorso anno.

Enel ha istallato due diverse colonnine elettriche, una a corrente alternata, ed una a corrente continua, che garantisce una maggiore potenza e minori tempi di ricarica. La prima colonnina costa 0.69 euro per ogni kWh ora utilizzato, mentre la seconda costerà al cliente 0.99 euro per kWh. Ricordiamo di non lasciare le proprie auto collegate quando la vettura ha raggiunto il 100% di ricarica, nel caso contrario infatti le aziende applicheranno sanzioni che verranno applicate nel momento del pagamento.

Monopattini, emozione tecnologica: design da urlo, sembra che si guidi da solo

Arriva dal Regbo Unito, ed è un concentrato di tecnologia mai visto prima. L'esperienza di guida che regala è assolutamente inedita. Sembra che faccia...

Auto elettrica e consumo pneumatici, un mito da sfatare: i dati parlano chiaro

Davvero guidare un'auto elettrica ti costringe a cambiare un treno di gomme spesso? La verità è complicata ma una risposta è arrivata dalla scienza! Quanti problemi sembrano avere le...

Volkswagen scelta shock: hypercar elettriche, cosa sta succedendo

La Volkswagen ha preso una decisione davvero incredibile e saranno molti coloro che non crederanno alle loro orecchie per queste hypercar.In questi anni il...

“Costa molto di più”, se hai un’Auto elettrica preparati a questa brutta sorpresa

Le automobili elettriche hanno ancora un gap da colmare a livello di costi, specialmente in quelli "nascosti" di esercizio. Ecco cosa c'è da aspettarsi...

Il grande ritorno di un’auto iconica: è diventata un Suv elettrico

Uno storico SUV si rifà il look e per venire incontro all'ambiente si mette in mostra in elettrico, stupendo così tutto il mercato.L'intento delle...

Niente più incentivi per auto elettriche: la notizia lascia tutti increduli, i dettagli

Un fantasma grava sul destino dell’auto elettrica: quello degli incentivi. In un mercato dipendente dall’aiuto governativo per mantenere prezzi “possibili”, lo spettro del blocco...
Impostazioni privacy