Chi possiede un’auto elettrica deve stare molto attento. Questo errore non va mai compiuto, altrimenti sono guai.
Il Natale si avvicina e con esso l’inverno. Chi ha acquistato un’auto elettrica probabilmente non si sarà posto il problema ed invece qualche domanda a tal proposito avrebbe dovuto porsela. Partiamo dalla premessa che qualunque tipo di veicolo o di strumento elettronico, subisce gli sbalzi di temperatura. Sia con l’arrivo del freddo, sia del caldo, sarà capitato a chiunque di notare l’insorgere di problematiche, o malfunzionamenti vari, specialmente se si parla di un prodotto ormai datato, il tutto complicato dall’annessa ansia sul da farsi.
Ebbene, forse in molti non lo sanno ma la stagione invernale è nemica degli EV. Per quale motivo? Adesso lo andremo a scoprire.
Auto elettriche, perché temono il freddo
Il dito in questo caso va puntato contro le batterie, elementi delicatissimi che subiscono il crollo delle temperature sotto il profilo della tenuta. In soldoni, la carica dura di meno e l’energia consumata è maggiore.
Dopo aver analizzato i dati relativi a 3 milioni di viaggi, per 550 ore al volante, la Geotab, ente che si occupa di tecnologia per veicoli connessi, ha prodotto una serie di consigli e linee guida per gestire al meglio la propria automobile a spina quando le basse temperature prendono il sopravvento.
Il primo suggerimento è di usufruire al massimo dei dispositivi di cui è dotato il mezzo. Non va dimenticato che la batteria, oltre a far funzionare la vettura, è indispensabile per i sistemi di climatizzazione e riscaldamento. Quindi, sarebbe buona cosa anziché azionare a tutta manetta l’impianto, con un consumo che va da 3mila a 5mila watt, attivare dotazioni come il sedile e il volante riscaldati che, per induzione, trasferiscono tepore nel corpo del conducente, rendendo superfluo l’utilizzo di altri metodi.
Quando è possibile, preriscaldare la macchina quando è in carica, senza aspettare di essere in marcia. In questa maniera l’accumulatore non verrà messo sotto stress.
Questo è un consiglio che vale sempre e comunque e riguarda lo stile di guida. Per ridurre i consumi si devono evitare strappi, quindi niente frenate o accelerazioni brusche, meglio una marcia costante. Così facendo si permette al sistema di frenata rigenerativa di recuperare al meglio l’energia dispersa. Come detto si tratta di una dritta che vale per ogni genere di autovettura. Se ad esempio si vede da lontano che sta scattando il giallo, meglio evitare di procedere ad andatura sostenuta per poi restare fermi. Meglio rallentare e quindi diminuire la fase di sosta totale. non va poi dimenticato che guidare in maniera accorta fa calare drasticamente il rischio di trovarsi in qualche incidente.
Un’altra dritta da non trascurare è l’uso della modalità ecologica. Questa è utile per comprimere i consumi e aumentare l’autonomia. Il motore di trazione ha minore necessità di essere alimentato e per via dell’accelerazione più dolce si abbassano i rischi di trovarsi con le gomme che slittano, specialmente se il fondo è viscido.
Chiudiamo con la pressione degli pneumatici. Anche in questo caso è buona norma tenerla d’occhio, magari mensilmente. Solitamente quando fa freddo diminuisce, mentre si alza la resistenza al rotolamento, portando come conseguenza ad una calo dell’autonomia.