Il noto colosso cinese Hi-Tech punta in alto, dagli smartphone alle automobili elettriche il passo non è poi così lungo
Nel panorama dell’industria tecnologica, poche storie possono eguagliare la fulminea ascesa di Xiaomi, nata come una modesta startup cinese e oggi affermatasi come colosso globale. Fondata nel 2010 da Lei Jun con l’obiettivo di offrire dispositivi tecnologici accessibili senza compromettere la qualità, Xiaomi ha rapidamente superato i confini nazionali conquistando il mercato internazionale in pochi anni. La chiave del successo di Xiaomi risiede nella sua strategia innovativa, focalizzata sull’offerta di prodotti di alta qualità a prezzi accessibili. Inizialmente conosciuta per i suoi smartphone ad alte prestazioni a prezzi competitivi, l’azienda si è presto diversificata, ampliando la propria gamma di prodotti tecnologici, fino ad includere dispositivi per la casa intelligente.
Uno dei più audaci passi avanti è stato l’annuncio della progettazione di un’automobile elettrica con il marchio Xiaomi. Sfruttando la propria esperienza nell’elettronica e nell’innovazione tecnologica, l’azienda intende portare un vento fresco nel mondo delle automobili elettriche, scommettendo sull’integrazione di soluzioni smart e tecnologie avanzate per creare un veicolo all’avanguardia. Sebbene il successo non sia mai garantito in un mercato così competitivo e mutevole, l’ambizione di Xiaomi nel settore automobilistico rappresenta un’affascinante evoluzione per un’azienda che ha saputo costantemente reinventarsi. Resta da vedere se riuscirà a trasformare la visione in un prodotto di successo nel complesso mondo delle quattro ruote.
Xiaomi cala il tris con la ibrida
Dopo l’annuncio della prima auto elettrica a marchio Xiaomi, prodotta in collaborazione con la connazionale BAIC, è giunta anche la notizia di un secondo modello in fase di produzione, sempre integralmente elettrico. La novità di pochi giorni fa, invece, è che il brand Xiaomi non sembra accontentarsi affatto e, anzi, starebbe già lavorando ad un terzo modello, da lanciare successivamente alle due elettrice. Si tratterebbe di un modello ibrido, più economico rispetto alle altre due sorelle maggiori.
La notizia è trapelata dopo la scoperta sulla web page locale di un annuncio lavorativo, in cui l’azienda era alla ricerca di un team di ingegneri specializzati nella produzione di EREV, ossia Extended Range Electric Vehicle e di PHEV, acronimo di Plug-in Hybrid Electric Vehicle. Se prendessimo per buono e sufficiente l’indizio descritto, si tratterebbe di una vera e propria bomba di mercato.
Il marchio cinese farebbe sul serio nella realizzazione di vetture green da esportare in tutti i mercati globali, sulla falsa di quanto fatto con gli smartphone: alta qualità a costi accessibili. La nuova vettura ibrida, dal probabile naming Kunlun, si andrebbe a piazzare nella fascia inferiore del mercato rappresentato dalle altre due vetture elettriche, con lo scopo di dare linfa vitale al nuovo settore in cui il marchio ha deciso di investire.
