Auto elettrica, rivelazione shock: i calcoli sono tutti sbagliati

I sostenitori dell’elettrico ritengono che gli EV saranno dei perfetti sostituti delle auto comuni, eppure qualcosa non torna. Ecco cosa.

Il 2035 sarà la data x, quella in cui le uniche macchine ad essere rilasciate dalle Case automobilistiche saranno a batteria o al massimo alimentate con carburanti sintetici. A dispetto dell’evidente scetticismo imperante in qualche Paese europeo, Italia in testa, difficilmente ci saranno colpi di scena in questo senso o cambiamenti nei piani imposti dalla Commissione comunitaria. Il futuro della mobilità è a zero emissioni.

Errore nella normativa europea sugli EV
Auto elettriche, la verità sui consumi (Canva) -Electricmobility

Spesso viene evidenziato come chi possiede un mezzo a spina risparmi sia per il recupero dell’energia, sia per il bollo e per la manutenzione. Ma è davvero così? Esiste veramente un risparmio? La risposta è clamorosa e forse inattesa.

Auto elettriche vs termiche, la verità che nessuno dice

Stando a quanto emerso da un’indagine condotta dalla George Washington University, pubblicata sulla rivista accademica Joule, effettivamente si spende di meno, ma dietro c’è una ragione. Coloro che sono in possesso di un veicolo full electric coprono almeno 7.200 km in meno rispetto a chi ne ha uno con motore endotermico.

Ciò significa che se si vuole fare una comparazione quanto più possibile veritiera, non la si può compiere, in quanto la differenza di utilizzo è troppo elevata. Questo porta ad una problematica sostanziale, ovvero che se si desidera stabilire dei modelli climatici e delle normative che portano ad effettivi benefici, questo non è fattibile. Se infatti si parte da dati di percorrenza che equivalgono a quelli compiuti da qualsiasi mezzo a diesel e benzina, però poi nella realtà sono numeri inesistenti, il processo è inutile.

Per rendere più chiaro il concetto, uno degli autori dello studio, nonché docente aggiunto di ingegneria gestionale John Helveston ha spiegato che, sicuramente l’impatto di un EV sull’ambiente è minore, ma il quanto è strettamente legato al chilometraggio coperto. Come è emerso dall’inchiesta, per vari motivi i proprietari di automobili virtuose sono poco attivi in strada e per ottenere veramente dei vantaggi si devono macinare parecchi chilometri.

Il richiamo è quello a una maggior consapevolezza e all’esigenza di non sovrastimare l’uso delle vetture “verdi”, in modo da evitare di fornire modelli per il futuro basati sul nulla.

Dopo aver analizzato un database che contiene la storia di 34 milioni di auto, è emerso che un EV compie annualmente 11.400 km, mentre quelle classiche arrivano a 18.600 km.

EV risparmio, ma per minor chilometraggio
EV risparmio. Cosa c’è di non vero (Canva) -Electricmobility.it

Perché succede questo, si staranno chiedendo in molti. Com’è facile intuire, la paura di rimanere a secco di energia, piuttosto che quella di dover attendere ore per la ricarica, fa sì che gli automobilisti adottino un comportamento più ragionato e meno sprecone. Dato che la ricerca è stata condotta negli States, è emerso che a seguito dell’acquisto di questa tipologia di automobile più per vezzo che per esigenza, la maggior parte la tiene in garage, facendola uscire di rado.

Tale ritrosia è data pure dall’assenza di infrastrutture. Ed è curioso però notare come  la macchina più venduta al mondo sia una Tesla, la Model Y. Tutto merito della grande autonomia e della fitta presenza di piattaforme per la ricarica con rete supercharger.

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